Nella mattinata di martedì 7 marzo 2023, i nostri studenti della classe 2^D, accompagnati dagli insegnanti, si sono recati in visita al Palladio Museum e al Centro storico della città di Vicenza.
Lungo il tragitto di andata, i ragazzi hanno partecipato a una piccola “caccia al tesoro” che si prefiggeva lo scopo di far conoscere loro – o talvolta riscoprire – i monumenti principali del centro cittadino. Particolare rilevanza, per ovvi motivi, hanno assunto i gioielli Palladiani di Vicenza, quali il Teatro Olimpico, la Basilica Palladiana e Palazzo Chiericati, che speriamo di poter visitare presto in modo più approfondito.
L’appuntamento principale della mattinata, però, era presso il “Palladio Museum”, interamente dedicato al genio di Andrea Palladio, architetto di riferimento del Rinascimento italiano, che ha dato forma alla città.
Il museo è allestito presso Palazzo Barbaran da Porto in Contrà Porti, uno degli edifici più belli del grande architetto: è l’unico palazzo di città di cui Palladio riuscì a concludere il cantiere e che conserva intatti anche sontuosi apparati decorativi: affreschi di Giambattista Zelotti, tele di Andrea Vicentino, stucchi dei Rubini.
Al Palladio Museum si scopre l’architettura di Palladio, ma anche la società, le tecniche costruttive e la cultura di villa nel Veneto del Cinquecento, attraverso disegni originali, modelli architettonici, libri antichi, video, fotografie.
“Conoscere il passato. Costruire il futuro” è la missione del Palladio Museum, il museo-laboratorio dove si raccontano le ricerche più aggiornate su Palladio e, attraverso di esse, si lavora per costruire un’identità condivisa fra i vicentini, vecchi e nuovi, per conoscere, custodire e valorizzare il lascito del più celebre architetto degli ultimi cinque secoli.
Integrata al percorso espositivo, si trova attualmente la mostra temporanea “Acqua Terra Fuoco – Architettura industriale nel Veneto del Rinascimento”, che i nostri studenti hanno quindi potuto visitare.
Questa mostra ripercorre l’espansione in campagna delle manifatture che prima erano confinate entro le mura delle città. All’interno di un allestimento dinamico e coinvolgente, presenta una serie di siti emblematici attraverso bellissimi dipinti, modelli, mappe, disegni, libri antichi, filmati.
La mostra offre inoltre il pretesto per estendere la riflessione ai giorni nostri, ricordando in particolare l’importanza del patrimonio proto-industriale della regione, l’efficacia dell’impiego di materiali da costruzione locali, tradizionali e a buon mercato, le potenzialità dell’energia pulita e rinnovabile e il ruolo che ancora oggi il Veneto riveste come centro d’innovazione.
La mostra inizia dall’elemento dell’acqua e dalla sua importanza per la città di Vicenza. Essa, già in antichità, era una città ricca, perché con i suoi numerosi canali poteva far girare le ruote idrauliche e permettere la produzione di tessuti e farine che poi venivano vendute in tutta Europa.
In seguito ecco il tema del fuoco, che permetteva ai fabbri di modellare il ferro e il rame per spade e pentolame.
E infine la Terra che, grazie alla scoperta del caolino nelle colline di Breganze, offriva la possibilità di realizzare le ceramiche che poi venivano decorate.
La mostra è risultata davvero interessante, grazie anche alla bravura della guida (che ringraziamo sentitamente) nel coinvolgere i ragazzi e nel rispondere a tutti i loro dubbi e curiosità.
Al termine della visita, gli studenti hanno partecipato ad alcune attività di laboratorio, che si prefiggevano lo scopo di ‘progettare’ la città di Vicenza in maniera più sostenibile.
In particolare, attraverso dei disegni, i nostri allievi hanno riflettuto su come modificare la zona di Vicenza dove è situata la nostra scuola per renderla più ecologica e amica dell’ambiente.
In seguito, sono rientrati a scuola.
La classe ha apprezzato molto la proposta, partecipato con costanza e attenzione alle attività e arricchito notevolmente il bagaglio di conoscenze ed esperienze.
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